lunedì 11 marzo 2013

E i politici twittano...

Io plaudo alla novità dell'informatica nella gestione della cosa pubblica anche se pubblica amministrazione, partiti politici, persone al governo, Rai e giornali sono tutti talmente in ritardo rispetto al privato che mi viene da sorridere se penso che io ho messo le mani sulla mia prima tastiera nel 1988. Era un sistema per videoscrittura della Rank Xerox, di quelli con i flopponi che memorizzavano un paio di file ciascuno. Allora adesso guardo, consentitemelo, con avvilimento a questo andirivieni di post e cinguettii tra un personaggio e l'altro, a questa corsa all'apparire il più possibile giovanili nella tecnologia, quando i retroscena delle differenti impalcature li conosciamo tutti e bene (per non parlare delle pose con i cagnolini...) e mi domando se questa classe di dirigenti ridicoli può ancora pensare di rappresentarci e continuare a trattarci da imbecilli. Un circolo di decrepiti che cambiano i nomi dei partiti, i simboli dei partiti, g...li slogan dei partiti, i mezzi di comunicazione dei partiti in base a come soffia il vento. La gente è stufa di sentir parlare di MSI, Democrazia Cristiana, Partito Socialista? Troppi scandali? Diamoci una ritoccatina. Un'impronta ecologica e via ecco che come per incanto ci troviamo tutti nel giardino dei partiti tra garofani, margherite, rami d'ulivo... Grillo insiste con la storia di PD-L? E allora richiamiamoci Forza Italia. E con la stessa superficialità e il medesimo opportunismo ritenete che sia possibile assorbire cambiamenti epocali nel giro di una settimana. Pensate davvero di essere credibili? Sono costernata. Un'intera nazione in mano a una manica di incapaci e inetti in questo momento tutti affannati a domandare a destra e a manca cos'è un post o un twit, a capire come funziona e a che serve. Intanto il nostro Paese frana su sé stesso e questa marmaglia non riesce nemmeno a concepire quanto tutto ciò potrà impattare anche sulle loro ormai labili certezze.

2 commenti:

  1. Hai davvero il dono del linguaggio. Le tue parole sono un arma. Sei fortissima! Ci vorrebbero persone come te nella politica italiana. Ci hai pensato?
    Annika

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